robertopamio

LA VILLA FRA DESIGN, ARCHITETTURA E SOCIETA’

  • Dicembre 10, 2024

La villa ospite all’interno di una mostra che racconta, attraverso le opere di diversi architetti, non solo la storia dei progetti ma anche il ritratto di una una generazione di committenti.

Un evento ed un’esposizione densi ed unici. Raccontare un territorio ed un’epoca attraverso il rapporto fra progettisti e committenti. Da una parte architetti formati ad una certa scuola, dall’altra un nuovo ceto emergente del dopoguerra desideroso di essere rappresentato da oggetti ed architetture.

[e]DesignFestival, al suo quinto anno di vita, ne fa un’altra delle sue realizzando una mostra azzeccata perché racconta di progetto, di storia locale (e non) e di società per spiegare la trasformazione di un territorio.

Villa Bornello, disegnata da uno dei protagonisti, Roberto Pamio, e da Renato Toso, partecipa con disegni, oggetti e talks, ad un evento che illustra sei architetti e, potenzialmente, mille committenti. Molti di questi ultimi nascono a cavallo degli anni 20 e 30. Sono adolescenti quando convivono con i tedeschi e scansano le bombe alleate. Dopo una guerra l’occasione è data da un’economia che riparte. Hanno la fortuna di poter ricostruire. A 30-40 anni vivono il piano Marshall ed il boom economico. A volte senza troppa scolarizzazione, hanno intuito, forza di volontà e religione del lavoro. Un Dna tutto Veneto a bagno in un dialetto per loro lingua nativa che lubrifica le trattative e cementifica le amicizie, che cambia significato all’italiano: ‘Arrivismo’ non come opportunismo, utilitarismo, egoismo ma come riscatto, autostima. L’arrivare rimuove le macerie di una povertà, di una grande emigrazione recente, di un conflitto di cui si sentono ancora gli echi. E’l habitus di Bordieu, un ruolo legato al proprio lavoro, ad un posizione sociale grazie a beni, pratiche e cerchie di persone. Censo e riconoscibilità sociale per una generazione a suo modo unica non tanto per i risultati raggiunti da alcuni, quanto perché con loro nasce il capitalismo diffuso. Prima di loro un Veneto agricolo, poche grandi realtà industriali, un discreto analfabetismo; per molti altri la prima classe sarebbe costata mille lire la seconda cento, la terza dolore e spavento.

Nascono la villetta & càpanon che Paolini racconta a teatro, poi il modello Nord est, i distretti con tutta la loro forza ed i loro limiti.

Serve qualcosa che testimoni, che celebri, che ospiti, che venda. La mostra racconta di ville, fabbriche, condomini, monumenti funebri, (ma anche di opere pubbliche) e prodotti di quell ‘ “industria diffusa dei beni di consumo a medio contenuto tecnologico, ma ad alto contenuto di immagine” come dice Masiero, affidate ad architetti che interpretano lo stile e le aspettative di committenti privati o aziende.

Una mostra da visitare più volte visto l’allestimento volutamente dinamico e zeppo di dettagli. Un viaggio all’interno della seconda metà del ‘900 locale, ma da un’ottica nuova e diversa.

DIFFERENTI CON METODO. VILLA BORNELLO ALL’ [E]DESIGN FESTIVAL

  • Novembre 19, 2024

Architetti e design dallo IUAV: opere dal 1960 al 1990. Dal 30 novembre 2024 al 23 febbraio 2025. Museo Bailo, Treviso

La mostra, organizzata da [e]Designfestival, presenta progetti di architettura e design di architetti trevigiani della seconda metà del ‘900. Sono Luciano Gemin, Giuseppe Davanzo e Livia Musini, Vittorio Rossi, Marilena Boccato e Gian Nicola Gigante, Roberto Pamio (progettista di Villa Bornello) ed infine Paolo Bandiera e Umberto Facchini. La scelta degli organizzatori, con il patrocinio dell’Ordine degli Architetti di Treviso e di Fondazione Architettura Treviso, permette alla villa di essere ospite con disegni originali ed arredi della nostra collezione disegnati da Roberto Pamio. Un occhio lo strizziamo anche a Gigante & Boccato, di cui parliamo qui

Qui la presentazione di [e]Design Festival.

La mostra vede in contemporanea un altro evento presso il Museo di Santa Caterina, con una selezione di grafiche della collezione Salce, dedicate a grafica, architettura e società dello stesso periodo.

Per la villa è un secondo importante passo dopo la recente partecipazione al progetto AOMV che si muove su scopi simili.


Colophon

DIFFERENTI CON METODO
Architetti e design dallo IUAV: opere dal 1960 al 1990.
Dal 30 novembre 2024 al 23 febbraio 2025
Museo Bailo, Treviso
Promotore
[e]DesignFestival
A cura di:
Luciano Setten con Giuseppe Cangialosi, Luca Facchini, Mario Gemin
Con il patrocinio di: ADI, FAI

In collaborazione con:
Citta di Treviso, Musei Civici di Treviso, Università IUAV di Venezia,
Fondazione Architettura Treviso, FormaUbis.
TALKS e WORKSHOP a cura di:
Paola Bellin

Vernissage 29 novembre 2024, ore 18.00
La mostra sarà aperta con gli orari del Museo Bailo.

FRA ARCHITETTURA, NATURA E STRETTE DI MANO. LA VILLA RACCONTA

  • Luglio 8, 2024

Grazie a @atlasofvenetomodern per la visita di sabato scorso patrocinata da @ordinearchitettitreviso e @fondazionearchitetturatreviso. Il progetto AOVM mira alla pubblicazione di un libro sull’ architettura veneta del secondo ‘900 in cui la villa è presente. Grazie all’Arch. Bertin founder di AOVM.

È stata una bellissima giornata a metà fra architettura ed aneddoti della villa. Soprattutto il ricordare come una generazione di imprenditori, a cavallo del boom economico e della nascita dei famosi Distretti del Nord est cui avevano contribuito, si sia rivolta ad architetti in grado di dare forma alle loro ambizioni. Apprezzato l’aver presentato lungo il percorso diverse pubblicazioni dedicate, molti disegni originali ed anche tante fatture dell’epoca amorevolmente battute su veline a due colori. A testimonianza di un sign of the times che completa la storia della villa ed il suo essere arrivata ai giorni nostri con moltissime parti (praticamente tutte) ancora fedeli. By the way, l’anno prossimo facciamo 50 anni. Bisogna pensare a qualcosa!

Chiacchiere, storie, convivialità, strette di mano, giro del parco, natura e rinfresco in pieno mood Villa Bornello.

VILLA BORNELLO NELL’ ATLAS DEL VENETO MODERNO

  • Giugno 18, 2024


Patrocinato da Fondazione Architettura Treviso e dall’Ordine degli Architetti di Treviso il progetto AOMV (Atlas Of Veneto Modern) è un progetto che mira a raccontare la Regione attraverso l’architettura della seconda metà del ‘900. In questo lasso di tempo, fra ricostruzione post guerra, piani Marshall, boom economici ed altro, un territorio fino a pochi anni prima prevalentemente agricolo fa gemmare una nuova generazione di imprenditori ed amministratori che danno luogo a proficue committenze con altrettanti architetti e professionisti. Il progetto Atlas of Veneto Modern, a cura dell’Arch. Davide Bertin, non è una guida né una mappa turistica, ma uno strumento essenziale, inseparabile e portatile. Mezzo al servizio di chi partecipa o, più semplicemente, si interessa all’architettura italiana in Veneto. Un esaustivo atlante del “buon costruire” realizzato nella seconda metà del 900.

Atlas of Veneto Modern osserva architetture che in qualche caso hanno perso la loro funzione di abitazione o infrastruttura, ma mostrano ancora matericità, decorazioni e dettagli, oggi difficilmente replicabili.

E’ soprattutto un modo nuovo di pensare, a metà fra architettura e sociologia, per guardare, farsi un’idea e percorre un territorio fatto, anche, di architettura.

Per la Villa la data è quella del 6 luglio. Save the date.

Ecco la serie di visite guidate. Scarica qui il Comunicato stampa

Biglietti Eventbrite https://www.eventbrite.it/e/biglietti-aovm-villa-bornello-926951395577?aff=oddtdtcreator


ESPLORIAMO LA VILLA E POI VISITA ALLA TOMBA BRION

  • Aprile 9, 2024

Si rinnova l’appuntamento con il tour di architettura in collaborazione con Meeters. Dopo la bella giornata dell’anno scorso, il 4 Maggio sarete ospiti in villa con un tour all’opera di Pamio & Toso ed un aperitivo nel parco per poi visitare la tomba Brion di Carlo Scarpa (del quale i ‘ nostri’ furono allievi) a Caselle di Altivole. Il tutto comprensivo di guide autorizzate. Potete trovare info, una piacevole chat dove chiacchierare con gli altri partecipanti e soprattutto iscrizioni sul sito di Meeters.

UN OCCHIO SENZA PALPEBRA

  • Marzo 20, 2024

Come un grande occhio che guarda la proprietà questo infisso nasceva privo di palpebre ovvero di oscuranti. Un’enorme pralina inserita da un gigante in una glassa di cemento provoca la curvatura del muro all’interno. ‘In dolce’, come molti altri dettagli della casa. Le immagini di una rivista in cui fu pubblicata e quelle recentissime a dieci metri di altezza, per un lifting che gli stiamo facendo, permettono di vederlo (e coccolarlo) da vicino.

BUON 2024

  • Dicembre 29, 2023

Auguri di Buon Anno Nuovo dai nostri due nanetti ‘di genere’ (sono infatti una coppia, pure affiatata a giudicare dalle immagini) che hanno voluto giocare con alcuni arredi e suppellettili disseminati nella villa. Gli stessi che appaiono qui e lì ed allietano i vostri eventi con un mood ora ricercato ora sbarazzino.

Giocare è il verbo giusto perché un evento, fosse anche business, deve sempre avere una componente di svago, ludica o, come minimo, conviviale e gastronomica. Se poi si gioca con il design è il massimo!

DA VILLA BORNELLO ALLA TOMBA BRION. UN TOUR ALL’ ARCHITETTURA DEL SECONDO ‘900

  • Dicembre 13, 2022

Ci dicono da tempo che dovremmo strizzare l’occhio anche al turismo.

Eccoci.

Originale tour in due steps all’architettura del secondo ‘900 quello che parte dalla nostra villa e arriva alla Tomba Brion. Organizzato assieme ai signori di Meeters, sempre non banali nella loro offerta, prevede il ritrovo in villa per la visita e la colazione per poi ripartire rifocillati verso il capolavoro di Carlo Scarpa che lì ha deciso di essere sepolto.

Scopo iniziale del tour era di partire da Villa Bornello per visitare residenze, fabbriche e siti architettura trevigiani della seconda metà del 900 (in particolare del periodo 1960-1985) preferibilmente voluti da committenti privati, accumunati dall’aver creduto nell’architettura come linguaggio creatore di luoghi dalla forte identità, e dalla ricerca della propria qualità del vivere e di un luogo di rappresentanza per i propri affari. Luoghi ancora oggi moderni. *

Spesso questi committenti erano imprenditori (come nel caso della nostra villa e della tomba Brion) del famoso Modello Nord Est, e non è fuori luogo pensare che queste opere siano in un certo senso apparentate con le ville venete delle quali condividono il territorio. L’uso agricolo e latifondista della villa veneta non è naturalmente presente nelle dimore dei ricchi veneti degli anni ’60 o 70, giovani durante la guerra e investiti dal boom economico, ma di sicuro li accomuna l’essere state progettate anche per l’ostentare un censo. Le une e le altre come dimore di rappresentanza. Da qui il rivolgersi, 500 anni addietro come alcuni decenni fa, a noti architetti. Scarpa, Morassutti, Davanzo, Fontana, Rossi, Gorian, Facchini&Bandiera, Gemin, Pamio, solo per citarne alcuni dell’area trevigiana.

Tornando alla nostra giornata. La colazione , occasione ideale per caricarsi di energie e conoscere gli altri partecipanti. Seguirà visita della nostra villa progettata da Roberto Pamio negli stessi anni della Tomba Brion, con i suoi spazi particolari, il salone centrale a doppia altezza, la grande scala monumentale, la sezione di cono eccentrico nella parete est ed il singolare stagno “in casa”. Il tutto abbracciato da un ettaro e mezzo di parco. 

Ci si sposta poi nel comune di Altivole e ci si immerge nella Tomba Brion, un sito monumentale di recente patrimonio FAI, con i suoi evidenti tratti legati al modernismo, al brutalismo, all’arte veneziana e alle filosofie orientali.

*Non è escluso che in futuro il tour duri l’intera giornata con visita ad altre architetture recenti.

CIAO ROBERTO

  • Novembre 26, 2021
CIAO ROBERTO

Per gli artisti non c’è dettaglio che sia piccolo. Quando lo incontravo mi colpiva la bonaria vanità dell’architetto. Forse perché veneziano, forse perché architetto. Di certo perché sapeva di aver  declinato materiali antichi come il vetro o il legno in oggetti moderni da less is more. Aiutava il fatto che fra arte, architettura e design ne ha passate di ogni.

Quando veniva in questa nostra villa, da lui progettata assieme a Renato Toso, non parlava dei volumi, delle doppie altezze, dei prospetti, dei grandi infissi o della luce. Indicava invece ad amici e colleghi che lo accompagnavano  le piccole cose, i dettagli a suo tempo forse sfuggiti al controllo del committente e sui quali aveva seguito le linee morbide usate un po’ dappertutto. Finiture per le quali a volte serve guardare sotto un tavolo, piegarsi oltre una parete, passare una mano per sentirne al tatto. La levigatezza e le modanature di legni e marmi, la sinuosa base della panca del pranzo, pensata per alloggiare i piedi, che dialoga con il concavo degli scalini della grande scala a chiocciola centrale. Fra loro le formelle in cotto del camino, di cui riproponiamo i suoi disegni originali, la scala marinara, il cono eccentrico, il lungo muro alla veneta. E molto altro.

Quando lavoravo in una fabbrica di componenti per lampade conobbi l’architetto Pamio” mi disse una volta un tecnico, ora in pensione. Ed aggiunse : “si trattava di piegare in tre punti diversi uno stelo in metallo per una sua lampada. Io con lui non obiettati ma quando fui da solo con il titolare gli confessai che una o due piegature rimanevano nei costi, la terza li avrebbe fatti lievitare. Dissi che era ‘na roba da architetti’, che ne bastavano due e che al prossimo incontro con Pamio lo dissuadesse con tatto dal volere  la terza, pena il mettere sul mercato una lampada dal costo eccessivo con ricadute sulle vendite.” Quando poco tempo dopo l’architetto ritornò il titolare  la prese da lontano raffigurando una lampada comunque bella ma dal costo più allettante e dalle vendite più alte. Con pragmatismo tutto veneto il titolare disse che era più facile vendere una lampada da trentamila lire piuttosto che una da sessantamila. La risposta di Pamio fu, narra l’operaio, del seguente tenore: “la terza piegatura si fa perché io disegno per coloro che vogliono spendere sessantamila lire.

E quando un giorno, in villa, seduti sul suo ‘Scaccomatto’ disegnato per Arflex gli chiesi che tipo di committente fosse stato mio padre rispose con sagacia, riuscendo a unire frecciatina, orgoglio da architetto e stima: ” un rompiballe ma alla fine faceva come dicevo io perché gli piacevano le cose belle“.

Ciao Roberto.

VENETICA. CUCINA E DESIGN IN VILLA

  • Maggio 3, 2021
VENETICA. CUCINA E DESIGN IN VILLA

Vi siete prenotati per l’evento del 9 Maggio organizzato dallo chef @stefanovocaturo? Con noi anche gli amici di Staygreen ed Attico Interni con alcuni pezzi della collezione di oggetti d’arredo disegnati dallo @studio_pamio in omaggio allo stesso Roberto Pamio progettista di Villa Bornello, lungo un continuum fra passato e presente.

I corsi e ricorsi storici che ci piacciono ! Per info 3289321333.

Posti limitati. Allons enfants! Sfogliate l’invito sotto

EVENTO AZIENDALE?