roberto pamio

CIAO ROBERTO

  • Novembre 26, 2021
CIAO ROBERTO

Per gli artisti non c’è dettaglio che sia piccolo. Quando lo incontravo mi colpiva la bonaria vanità dell’architetto. Forse perché veneziano, forse perché architetto. Di certo perché sapeva di aver  declinato materiali antichi come il vetro o il legno in oggetti moderni da less is more. Aiutava il fatto che fra arte, architettura e design ne ha passate di ogni.

Quando veniva in questa nostra villa, da lui progettata assieme a Renato Toso, non parlava dei volumi, delle doppie altezze, dei prospetti, dei grandi infissi o della luce. Indicava invece ad amici e colleghi che lo accompagnavano  le piccole cose, i dettagli a suo tempo forse sfuggiti al controllo del committente e sui quali aveva seguito le linee morbide usate un po’ dappertutto. Finiture per le quali a volte serve guardare sotto un tavolo, piegarsi oltre una parete, passare una mano per sentirne al tatto. La levigatezza e le modanature di legni e marmi, la sinuosa base della panca del pranzo, pensata per alloggiare i piedi, che dialoga con il concavo degli scalini della grande scala a chiocciola centrale. Fra loro le formelle in cotto del camino, di cui riproponiamo i suoi disegni originali, la scala marinara, il cono eccentrico, il lungo muro alla veneta. E molto altro.

Quando lavoravo in una fabbrica di componenti per lampade conobbi l’architetto Pamio” mi disse una volta un tecnico, ora in pensione. Ed aggiunse : “si trattava di piegare in tre punti diversi uno stelo in metallo per una sua lampada. Io con lui non obiettati ma quando fui da solo con il titolare gli confessai che una o due piegature rimanevano nei costi, la terza li avrebbe fatti lievitare. Dissi che era ‘na roba da architetti’, che ne bastavano due e che al prossimo incontro con Pamio lo dissuadesse con tatto dal volere  la terza, pena il mettere sul mercato una lampada dal costo eccessivo con ricadute sulle vendite.” Quando poco tempo dopo l’architetto ritornò il titolare  la prese da lontano raffigurando una lampada comunque bella ma dal costo più allettante e dalle vendite più alte. Con pragmatismo tutto veneto il titolare disse che era più facile vendere una lampada da trentamila lire piuttosto che una da sessantamila. La risposta di Pamio fu, narra l’operaio, del seguente tenore: “la terza piegatura si fa perché io disegno per coloro che vogliono spendere sessantamila lire.

E quando un giorno, in villa, seduti sul suo ‘Scaccomatto’ disegnato per Arflex gli chiesi che tipo di committente fosse stato mio padre rispose con sagacia, riuscendo a unire frecciatina, orgoglio da architetto e stima: ” un rompiballe ma alla fine faceva come dicevo io perché gli piacevano le cose belle“.

Ciao Roberto.

OMBRE ALL’ALBA

  • Aprile 27, 2021
OMBRE ALL’ALBA

NEL NOME DI FRANK ( ed altri)

  • Giugno 20, 2019
NEL NOME DI FRANK ( ed altri)

In una rivista in cui è stata pubblicata la Villa veniva definita di ‘rigore quasi arcaico‘. Vi si trovano molti riferimenti all’architettura organica definita da Frank Lloyd Wright come “una branca dell’architettura che promuove un’armonia tra l’uomo e la natura, la creazione di un nuovo sistema in equilibrio tra ambiente costruito e ambiente naturale attraverso l’integrazione dei vari elementi artificiali propri dell’uomo (costruzioni, arredi, ecc.), e naturali dell’intorno ambientale del sito. Tutti divengono parte di un unico interconnesso organico spazio architettonico”. 

La villa avvolge lo stagno come luogo della convivialità estiva ed allo stesso tempo contiene il grande camino centrale come spazio della comunione invernale. Acqua e fuoco come elementi opposti ma naturali e voluti per lo stesso scopo. Il vasto uso del legno e molte citazioni architettoniche fanno della proprietà un luogo particolare per lo spiazzante susseguirsi di chiaroscuri, cambi di direzione, dettagli, ambienti nascosti e volumi inaspettati. Tutti però con il comun denominatore dell’oggetto immerso nella natura. Natura che assedia e sembra voler entrare grazie agli ampi passaggi, senza barriere, accompagnata dalla luce che penetra dai molti fori ad ogni ora del giorno.

Come nella migliore tradizione Wrightiana, ogni dettaglio è disegnato su misura, dagli arredi agli infissi, dalle antine all’illuminazione, dalle maniglie agli armadi a muro, dalla scala centrale ai lucernari. Un unicum anche per i vostri eventi.

 

EVENTO AZIENDALE?