Vidisha ed Andrea fra architettura, natura ed ampi spazi per un matrimonio frizzante e giocoso. Dal tableau ‘Matrimoniopoly’ ai giochi per gli ospiti, dalla Nsu Printz al tris la cui soluzione è:’I love you’.
La regia della sposa ha amalgamato tutti gli ingredienti per rendere felici sia il palato che gli occhi degli ospiti. La villa ha provveduto a fornire tutti gli allestimenti.
Matrimonio come una kermesse o come qualcosa di intimo e sentito? Cento-cinquanta, duecento persone oppure un trenta-cinquanta intimi magari permettendosi un certo lusso? E se lo faceste solo voi due o con pochissimi amici, ma durasse due o tre giorni? Ci sono tante possibilità Ecco alcuni esempi di quello che organizziamo qui in villa.
Micro-wedding
Il microwedding è una celebrazione intima, attorno ai 50-60 invitati al massimo, che permette agli sposi di vivere ogni singolo istante dell’evento e di prendersi cura amorevolmente di tutti gli ospiti. Può trasformarsi in un matrimonio di lusso, curato con attenzione nei minimi dettagli, proprio grazie al numero ridotto di partecipanti. Immaginate di poter condividere una piccola vacanza con le persone a voi più care, magari trascorrendo qualche giorno di relax prima o dopo il grande giorno.
Minimony
Il minimony è una formula perfetta per le coppie che non vogliono rinunciare a sposarsi ufficialmente e a celebrare il loro amore nel giorno in cui era stato pianificato. Il ricevimento con tutti gli invitati è soltanto rimandato a un secondo momento, quando sarà nuovamente possibile. Il minimony è quindi il festeggiamento intimo con genitori e fratelli. Il “sequel” con gli amici lo si farà in un altro moento. Qu iin Villa spesso organizzano la prima, intima, a pranzo e poi la festa con gli amici la sera.
Elopment
Da qui si scivola nell’elopment vero e proprio ovvero la possibilità di celebrare le proprie nozze come una vera e propria fuga d’amore. Solo gli soposi ed in alcuni casi pochssimi eintimi , organizzano un viaggio con cerimonia in villa (ad esempio due tre giorni in Veneto, fra colline del Prosecco Patrimonio Unesco e venezia con sposalizio e pernottamento in villa. Servizi quali fotografo o videomaker sono comunaue assicurati, volendo.
Hanno voluto perfino l’erba (un po’) alta questi ‘frikketoni’, in modo da avere le margheritine tanto care ai nostalgici seventies. Mancavano Dyane 2cv, Bulli Wolkswagen e mangiadischi portatili ma quanto a frange, fascette per capelli, zeppe, Rayban, camicie a fiori, baveri chilometrici, giacche in pelle, tute genderless e zampe d’elefante, non erano secondi a nessuno. Adocchiato serpeggiare in giro anche un boa di piume.
Federica ed Alessandro hanno così celebrato le nozze donando ad un evento spesso formale come un matrimonio un taglio sbarazzino. Catering in linea, curato ma informale. Qualche lampo verso le 23.00 è stato immortalato dal fotografo della villa sopra la band (Credits: Bitols singer & dj ) che suonava.
Organizzi un matrimonio, un compleanno oppure un evento aziendale e desideri un’idea per realizzare tutto ciò che serve per comunicare con i tuoi ospiti o clienti? Ti servono inviti, menù, cartelle stampa & prodotto, gadgets, segnaposto, cartellonistica? Villa Bornello ti può consigliare vestendo il tuo evento di una comunicazione efficace, asciutta e su misura.
Ad esempio un matrimonio
Ad esempio un evento aziendale
studio logo evento
invito cartaceo e digitale
partecipazioni
landing page dell’evento
segnaposto al tavolo
menù
libretti cerimonia, tableau de mariage
biglietto lista nozze
mappa percorsi chiesa – aeroporti – stazioni – location e simili
Spesso i nostri clienti vogliono stare a bagno nel verde. Questo è possibile in ogni giorno dell’anno. Per chi voglia portare i propri ospiti anche all’esterno, pagode e tendostrutture sono l’ideale. Posizionate fra villa, stagno e parco, versatili ed ampie, ideali per diverse preparazioni che si susseguono nel corso dell’evento (dal welcome alla cerimonia, poi al pranzo ed eventualmente al ballo, per tacer dell’eventuale riunione nel corso degli eventi aziendali) è possibile godere del verde circostante comodamente seduti. Oltre alle strutture potete utilizzare i portici, visitare ed usare gli ambienti della villa e, se avete il pollice verde, i percorsi del parco sono a vostra disposizione.
Da ‘design addicted’ quali siamo, eccovi l’ultimo arrivo. Lui è ‘Ulisse’ disegnato da Ivan Loss per Sandrigarden ad inizio anni ‘80. È uno sgabello da passeggio, sbarazzino ed ideale per il pic nic ( quanto mai azzeccato qui nel parco) le gite o le conversazioni nel verde. Occhio al ‘depliant’ – a quei tempi di chiamava così – originale nell’immagine finale in cui ne vengono spiegati gli usi. Un pezzo iconico figlio di quell’epoca ed ora a disposizione dei nostri ospiti, anzi delle loro terga :-). E poi è pure rosso.
Ci piace lavorare al nostro particolare mood così diverso dalla sontuosità e dallo storytelling nobile delle ville venete. Noi siamo easy, sbarazzini, moderni.
Il design del banqueting. Creare quell’ordine che piace tanto all’ospite. Esporre e non solo impiattare. Disegnare un desco è progettare una relazione.
Treviso Città e Storie non la fa semplice. Da qualche anno racconta Treviso e provincia in modo nuovo. Non rimane in superficie. Non che si vogliano escludere i consueti ‘Marca Gioiosa et amorosa’ , il radicchio rosso, il prosecco o le case affrescate. Solo loro scavano (o, giocando su di una vocale, scovano) storie piccole e grandi di un tessuto imprenditoriale attuale che, per la ricchezza che crea, diventa anche sociale, culturale, gastronomico, emotivo.
Le eccellenze classiche del territorio le sappiamo tutti. Le loro storie invece sono spesso sconosciute ai più, partono dai dettagli e raccontano esempi di qualità che fa doppiamente piacere incrociare perché letteralmente dietro l’angolo. I redattori poi imperversano. Macinano chilometri , incontrano, indagano, intervistano, fanno domande, raccolgono materiali, fotografano, impostano, affinano, cesellano e partoriscono il pezzo. In una parola fanno i giornalisti alla vecchia maniera. Una sorta di Hunter Thompson di Marca.
Questo pezzo sulla villa rende il genius loci della casa raccontandola per i suoi scopi progettuali passati e futuri. Perché l’architettura è volume ma anche uso. E pure fantasia, come sa bene Mara Pavan, che fa attraversare ad Alice la lunetta del nostro portico-stagno per entrare in un’altra dimensione. Ed in effetti è un po’ così, e la dimensione è molto green. Qui da noi forse nessun Bianconiglio, Cappellaio matto o Stregatto. Però se volete una festa di ‘non compleanno’ siamo qui 🙂
E’ stata lunga ma ce l’abbiamo fatta. Natalia e Lorenzo avevano adocchiato la villa ad inizio 2020 ed hanno scelto, fedeli alla linea, di posticipare di ben due volte il matrimonio pur di farla qui senza mascherine, restrizioni o aggeggi di sorta. Hanno scelto il rito simbolico nel parco, affiancandolo al pranzo, all’animazione per i bimbi, al mago, alla musica, al gelataio vintage con carretto.
Scandendo i diversi momenti della giornata con una sceneggiatura che qui da noi è possibile perché la villa diventa un foglio bianco sul quale i clienti possono disegnare assieme a noi il proprio evento all’ombra di un’architettura moderna. Un officiante impeccabile ha condotto gli sposi ed i presenti lungo le tappe di un rito simbolico che ha toccato momenti solenni e strappato qualche lacrima poi volatilizzata dall’ironia e dalla musica che ha avvolto il rito della sabbia. Gli sposi si sono letti le promesse a vicenda di fronte ai figli ed agli amici per poi dividere con loro gli altri ingredienti della giornata.
C’è stato un delitto a Villa Bornello. La vittima, maschio, attorno ai trent’anni, distinto nel suo gessato grigio, è stato trovato pugnalato nel salone. Era uno degli invitati alla cena della polizia di New York, che si teneva qui da noi. Corre l’anno 1922 e tutti gli ospiti sono in gran spolvero. Poco prima di sedersi a tavola, un urlo lacera l’aria. L’uomo giace riverso con un coltello nel fianco. Le indagini vengono affidate all’ispettrice capo Martina – di cui, guarda caso, ricorre anche il compleanno
Facendosi largo fra boa di struzzo, pennacchi, piume, Borsalino, sigari e gonne a frange, Martina raggiunge il cadavere. Perquisendolo trova i primi indizi; subito ne seguono altri. Torchiando i presenti ricostruisce il quadro ed in poche ore risolve il caso rintracciando le prove con l’aiuto dei fidi assistenti.
Verso sera il colpo di scena: mentre come Nick Carter alla fine dell’episodio indica a gran voce il colpevole, l’abile ispettrice viene sorpresa da Carlotta, sua più fidata collaboratrice ed organizzatrice della serata che, inginocchiata di fronte a lei, le porge un anello chiedendole di sposarla.
La festa in costume ed il compleanno con delitto erano una sorpresa. Ma per Martina non è stata l’unica.
Si potrebbe pensare che i matrimoni durino tutto un giorno. E’ vero, ma questo era particolare.
La villa è divenuta la casa degli sposi dove accogliere invitati ed amici man mano che potevano passare. Dal welcome della tarda mattinata (di ritorno dal Comune) al pranzo con parenti ed amici più stretti per poi scivolare nel pomeriggio di relax ed infine incontrare gli amici più intimi la sera.
L’alta customizzazione della villa ha permesso di cambiare l’uso degli spazi sostituendo mobili e servizi ma sempre mantenendo il mood ‘easy’ che la contraddistingue. Sarà stato il ricco banchetto serale, i balli con il nostro Dj o la magia della serata, alla fine gli sposi erano esausti. Gli abbiamo ospitati in villa.
Lasciandoli assistere all’alba d’autunno nel parco.
No, il titolo non è un’idea nostra. E’ la frase tratta da una recente recensione ricevuta da una coppia di medici che ha festeggiato qui il proprio cinquantesimo di matrimonio. La riproponiamo per intero perché riassume bene il clima di quel giorno.
Facciamo parlare gli ospiti. Qui sotto ed anche qui
” Il 3 Ottobre ho festeggiato con Aura i nostri 50 anni di Matrimonio. A farci compagnia i nostri parenti in buon numero. Gentilezza e disponibilità del proprietario hanno appianato ogni problema organizzativo. Tutti i presenti hanno condiviso la nostra scelta di una location diversa da quelle tradizionali di cui è ricca il Veneto. In un parco molto esteso e ben curato si inserisce una struttura moderna e accogliente sia nella sala interna utilizzata per il pranzo che nello spazio antistante con portico arricchito da una fontana che nell’armonia di acqua, pietre e piante ci ha ricordato i giardini giapponesi. La nostra tensione dei giorni precedenti la ricorrenza si è stemperata nella serenità trasmessa dal parco circostante. Una esperienza che invito vivamente a provare. “
Càpita, poco spesso a dire il vero, che ci chiedano una sola sala. Potrebbe anche essere ( ad esempio per gli incontri business) ma la cosa bella del fare un proprio evento qui è il poter sentirsi ‘a casa’ propria per la durata dell’evento. Sentirsi liberi di girovagare per un’architettura letteralmente fusa con il verde. Curiosare gli interni, polleggiare fronte stagno, esplorare il parco, chiacchierare con amici e colleghi.
E poi i portici , gli arredi, le luci. Più che una location è una piccola esperienza d’architettura moderna a pochissimo da Treviso. Ed in quelle ore il posto è tuo, tutto, senza senza il rischio di incrociare eventi concomitanti.
Come ieri sera quando Arianna ha festeggiato il proprio compleanno fra orchidee e stuzzichi. Un welcome con aperitivo e poi una lunga serie di finger foods prima del risotto zucca, speck e noci, della frutta, della torta. Il tutto guarnito di musica e relax.
Eccezion fatta per piccoli team aziendali comodamente ospitati in uno degli uffici al primo piano, per gruppi di venti o più persone non disponiamo di una ‘sala’ appartata e vista la particolare distribuzione degli spazi è inevitabile che vengano vissuti tutti. Ma è anche il bello di una location come questa. I vantaggi – finora apprezzati dal nostro cliente tipo – sono il poter vivere il proprio evento senza avere a pochi metri cresime, battesimi, compleanni, o altri eventi concomitanti nella stessa proprietà (come a volte fanno altre ville o ristoranti) e la possibilità, forse un po’ civettuola, di intrattenere i propri invitati in una struttura diversa dal solito.
Ci si sposa in Villa Bornello e, come nel celebre dipinto di Van Eyck, ci si ritrae con i simpatici quadrupedi come accompagnatori.
Con le colline ed i grandi cedri sullo sfondo, i due Podenco, antichi cani delle isole Canarie, accompagnano Eleonora e Paolo freschi sposi. Ma invece di rimirarvi nel celebre specchio convesso per il quale il dipinto è famoso, qui dovrete ‘accontentarvi’ di una Maserati.