Il Gazzettino racconta la nostra storia. I tuoi amici, i tuoi clienti o la tua famiglia. In una parola, i tuoi eventi. In un ambiente di architettura che fu dell’imprenditore per gli imprenditori. Dove non manca mai la convivialità, propellente per gli affari.
L’idea di una villa che un tempo fu di un imprenditore e che oggi ospita imprenditori (e non solo). Corsi e ricorsi storici, il genius loci di un luogo per incontri business, networking, team building, cene o anniversari aziendali. Un luogo riservato dove unire il lavoro alla convivialità. Perché gli affari, allora come oggi, nel nostro Veneto si fanno (anche) a tavola, assediati dal verde. A noi questa formula piace. E non solo a noi
Lontano da rumorosi ristoranti, rustici agriturismi, affollati Centri Congressi o magniloquenti ville venete, un moderno luogo di architettura, in esclusiva per il cliente ma anche una risorsa per il territorio. Di recente ospite al Museo Bailo per l'[e]DesignFestival, la villa è stata anche inserita nel progetto Atlas of Veneto Modern ed è sede di progetti come ad esempio Companies Talks, singolarissimo format di teatro d’impresa di cui siamo referenti in loco. Per coinvolgere le imprese del territorio parlando loro di economia e processi aziendali attraverso la storia di famosi brand ed in una maniera qui da noi assai gradita: in modo pratico. Qui le altre nostre varie collaborazioni.
La villa ospite all’interno di una mostra che racconta, attraverso le opere di diversi architetti, non solo la storia dei progetti ma anche il ritratto di una una generazione di committenti.
Un evento ed un’esposizione densi ed unici. Raccontare un territorio ed un’epoca attraverso il rapporto fra progettisti e committenti. Da una parte architetti formati ad una certa scuola, dall’altra un nuovo ceto emergente del dopoguerra desideroso di essere rappresentato da oggetti ed architetture.
[e]DesignFestival, al suo quinto anno di vita, ne fa un’altra delle sue realizzando una mostra azzeccata perché racconta di progetto, di storia locale (e non) e di società per spiegare la trasformazione di un territorio.
Villa Bornello, disegnata da uno dei protagonisti, Roberto Pamio, e da Renato Toso, partecipa con disegni, oggetti e talks, ad un evento che illustra sei architetti e, potenzialmente, mille committenti. Molti di questi ultimi nascono a cavallo degli anni 20 e 30. Sono adolescenti quando convivono con i tedeschi e scansano le bombe alleate. Dopo una guerra l’occasione è data da un’economia che riparte. Hanno la fortuna di poter ricostruire. A 30-40 anni vivono il piano Marshall ed il boom economico. A volte senza troppa scolarizzazione, hanno intuito, forza di volontà e religione del lavoro. Un Dna tutto Veneto a bagno in un dialetto per loro lingua nativa che lubrifica le trattative e cementifica le amicizie, che cambia significato all’italiano: ‘Arrivismo’ non come opportunismo, utilitarismo, egoismo ma come riscatto, autostima. L’arrivare rimuove le macerie di una povertà, di una grande emigrazione recente, di un conflitto di cui si sentono ancora gli echi. E’l habitus di Bordieu, un ruolo legato al proprio lavoro, ad un posizione sociale grazie a beni, pratiche e cerchie di persone. Censo e riconoscibilità sociale per una generazione a suo modo unica non tanto per i risultati raggiunti da alcuni, quanto perché con loro nasce il capitalismo diffuso. Prima di loro un Veneto agricolo, poche grandi realtà industriali, un discreto analfabetismo; per molti altri la prima classe sarebbe costata mille lire la seconda cento, la terza dolore e spavento.
Nascono la villetta & càpanon che Paolini racconta a teatro, poi il modello Nord est, i distretti con tutta la loro forza ed i loro limiti.
Serve qualcosa che testimoni, che celebri, che ospiti, che venda. La mostra racconta di ville, fabbriche, condomini, monumenti funebri, (ma anche di opere pubbliche) e prodotti di quell ‘ “industria diffusa dei beni di consumo a medio contenuto tecnologico, ma ad alto contenuto di immagine” come dice Masiero, affidate ad architetti che interpretano lo stile e le aspettative di committenti privati o aziende.
Una mostra da visitare più volte visto l’allestimento volutamente dinamico e zeppo di dettagli. Un viaggio all’interno della seconda metà del ‘900 locale, ma da un’ottica nuova e diversa.
Il brand organizza una due giorni d’incontro fra agenti e rivenditori del Nord Est qui in villa.
Volevano una cosa diversa, non la sala del ristorante o del centro congressi. Un loro format fatto anche di specchi e piante, ha incontrato il mood informale della villa. L’azienda padovana presentava le nuove collezioni agli ottici del Nord Est. La location ha ospitato i lavori, le coffee stations all day long, i pranzi in vaso cottura, le chiacchiere fra commerciali nel consueto modo leggero ed ospitale immersi nel verde. Catering by @buricitreviso
Matrimoni&nozze è un importante portale italiano. Ci hanno fatto sapere ieri che hanno annoverato la villa fra le migliori 100 location del 2024.
La cosa che ci fa ugualmente piacere è che filtrando per ‘Veneto’ e poi per ‘Treviso’ risultiamo essere l’unica moderna fra pochi hotel e varie ville venete. Anche nella Treviso Film Commission siamo l’unica moderna in compagnia di tante vegliarde sorellone.
Parlando di ville venete ci sentiamo come il Maggiolino Wolkswagen nella celebre opera di uno dei più grandi pubblicitari del ventesimo secolo: Bill Bernbach. Era l’America di fine anni 50. Di fronte alle gigantesche Cadillac o Pontiac doveva riuscire a vendere una piccola auto europea. Doveva pensare in piccolo. Indovinate come è andata a finire 🙂
Semplicemente Business 2024. Titolo azzeccatissimo per un incontro simile. Emma ha voluto questo nostro ‘ covo’ per sé ed gli amici imprenditori. Per loro una serata infrasettimanale durante la quale hanno potuto incontrare oratori d’eccezione e un catering che coccola il palato senza dimenticare l’occhio. La platea al piano inferiore ed una ‘galleria’ al primo hanno trasformato la villa in una sorta di teatro ed i presenti in una sorta di circolo a bagno nell’informalità e nella convivialità. In pieno stile Villa Bornello.
Team building di un’intera giornata. La scaletta prevede una robusta colazione alle 9.00, poi riunioni aziendali fino ad un mini hackaton prima di pranzo. Segue light lunch anti-abbiocco e team building di un’oretta a tema rugby. I team continua con i numeri e le proiezioni per il 2024 fino a sera quando si arriva al corposo apericena. E’ solo uno dei tanti format aziendali ospitati in villa. Il mood è quello della riservatezza e dell’esclusività immersi nella natura e nell’architettura scegliendosi i propri tempi ed i propri spazi. Formazione, motivazione e convivialità. In collaborazione con Sabina Caso
Quest’anno capodanno singolare. Un noto imprenditore e pochi amici selezionati.
Hanno voluto la villa tutta per sé. Per cucinarsi e festeggiare. Vista la riservatezza e l’intimità della cosa abbiamo voluto fotografare solo i più sfortunati di loro. Due enormi astici finiti sui nostri fornelli.
Ennesima occasione in cui la villa si presta anche per piccoli gruppi (amici, colleghi, compagni, team aziendali, dipendenti o crew per riprese) che rifuggono ristoranti, agriturismi, hotel affollati o locali pubblici ma vogliono un posto intimo e loro dove stare in pace. Fronte caminetto scoppiettante in inverno o a lato del laghetto giapponese in estate.
In questo caso si sono divertiti a cucinare ma per i meno avvezzi abbiamo ogni tipo di banqueting.
Raccontare alle imprese del territorio, attraverso un monologo, le storie di grandi progetti imprenditoriali come Google, Amazon, Netflix, Facebook, Whatsapp, Linkedin, Airbnb , Tesla, Toyota, Olivetti, Ferrero, Spotify ed altri ancora. Segreti, aneddoti ed idee per crescere.In una villa voluta da un imprenditore per gli imprenditori.
Nello sviluppare sempre maggiori sinergie per il territorio e le sue realtà aziendali, ospitando occasioni di eventi business nella propria particolare cornice di architettura moderna immersa nel verde, Villa Bornello ha stretto una collaborazione con Companies Talks.
Companies Talks è un progetto di storytelling nato per raccontare alle aziende le storie di grandi progetti imprenditoriali come Google, Amazon, Netflix, Facebook, Whatsapp, Linkedin, Airbnb , Tesla, Toyota, Olivetti, Ferrero, Spotify ed altri ancora.
L’idea è di coinvolgere le persone nella ricostruzione dei fatti, delle scelte e delle condizioni che hanno portato questi progetti a diventare player di riferimento e brand di fama mondiale.
Lo scopo è trarre da queste narrazioni spunti, idee e messaggi utili al raggiungimento degli obbiettivi di business dell’azienda.
Cambia il contesto. Non più l’aula, la lavagna, il proiettore ed il conferenziere. Il tutto sostituito da un palco in una Villa che fu di un imprenditore.
I Talks sono monologhi interpretati da attori professionisti, scritti per sfruttare al meglio le potenzialità dello storytelling e seguiti da una fase detta di “debriefing” durante la quale viene stimolata la discussione sui temi che più hanno suscitato riflessione e pensiero critico utili per le aziende
Un modo nuovo ed alternativo di fare formazione basato su fatti storici, scelte epiche e aneddoti poco noti raccontati catturando l’attenzione.
Villa Bornello, già sede di incontro trevigiano del club deal Angels for Impact, è il referente di Companies Talks per la Provincia di Treviso e sarà felice di dare tutte le informazioni necessarie a chi volesse organizzare presso di noi un coinvolgente e conviviale Talk per la propria azienda su di un soggetto tratto dall’ampia collana di storie di Companies Talks.
Attiva con un’offerta di eventi di networking rivolta alle aziende, Villa Bornello, è il luogo voluto da un imprenditore per gli imprenditori e quest’ennesima collaborazione rinforza questa mission. Lontana dal concetto di affollati ristoranti, agriturismi o centri congressi la Villa fa del design e dell’architettura moderni un mood informale ed in esclusiva, assediato dal verde, per Team building aziendali, cooking Team building, formazione alternativa, motivazione, cene aziendali, Day team per dirigenti e quanto possa servire ad aziende locali per organizzare eventi sui temi del business e della formazione in modo leggero e conviviale.
Sosteniamo l’interesse per il mondo business, gli eventi aziendali e la possibilità di essere una risorsa per il territorio. Da alcuni anni siamo affiliati a Angels for Impact, frizzante club deal milanese e fra i più referenziati a livello italiano, con oramai più di 100 angels, più di 40 startup investite a fronte di circa 4,5 milioni di euro. Dai un’occhiata alle imprese nelle quali abbiamo investito. Lavoriamo ed investiamo a stretto contatto con Impact HUB e Angels for Women (il club ‘gemello’ ma tutto al femminile :-). Poco tempo fa avevamo anche sponsorizzato un evento molto noto in città.
Ti interessa questo mondo? Vuoi diversificare i tuoi investimenti? Sei una startup in raccolta? Vuoi solo delle info senza impegno? Noi qui in villa abbiamo tutte le risposte. Se ti trovi nei pressi di Treviso passa a trovarci per maggiori info e per un caffè.
Marca Gioiosa e Amorosa è un nuovo people & lifestyle magazine distribuito in Provincia di Treviso. Con il proprio mood spigliato racconta un Nord Est innovativo ma con un occhio alla storia, imprenditoriale e non solo. Sono incappati nella nostra villa ed è stata subito affinità elettiva.
A firma di Prando Prandi, celebre per aver spesso scritto di imprenditoria Veneta non solo come giornalista ma anche come scrittore, già in forza come direttore marketing a gruppi come Stefanel, Mionetto, Aperol, Deroma e nota firma della Gazzetta dello Sport , Gazzettino ed altri per anni, il pezzo permette per la prima volta di ripercorrere la storia della villa in chiave sia architettonica che sociologica, andando queste due cose sempre più fondendosi negli ultimi tempi. Perché una simile villa proprio in quegli anni a Treviso e quale i veri motivi della sua costruzione? Quale la ragione di questo suo particolare rapporto con la naturache la circonda? Perché questo tipo di architettura e quali le funzioni sociali della villa oltre alla residenza? Il simbolismo dell’acqua in asse con il fuoco, i giochi di luce donati dalla salita del sole dall’alba allo zenit, la sua funzione di rappresentanza, le cene di un tempo e gli eventi di oggi.
Ma soprattutto: perché abbiamo i pesci rossi quasi in salotto?
Una villa moderna figlia della propria epoca, dove è piacevole imbattersi nel design ed in dettagli caparbiamente sopravvissuti alle mode e costruita con spazi per la convivialità. Convivialità un tempo dei proprietari ed oggi dei clienti che vi organizzano eventi aziendali, cerimonie, shootings e non solo.
Organizzi un matrimonio, un compleanno oppure un evento aziendale e desideri un’idea per realizzare tutto ciò che serve per comunicare con i tuoi ospiti o clienti? Ti servono inviti, menù, cartelle stampa & prodotto, gadgets, segnaposto, cartellonistica? Villa Bornello ti può consigliare vestendo il tuo evento di una comunicazione efficace, asciutta e su misura.
Ad esempio un matrimonio
Ad esempio un evento aziendale
studio logo evento
invito cartaceo e digitale
partecipazioni
landing page dell’evento
segnaposto al tavolo
menù
libretti cerimonia, tableau de mariage
biglietto lista nozze
mappa percorsi chiesa – aeroporti – stazioni – location e simili
Ieri Day Team con importante multinazionale di stampa on demand di zona a cui ogni agenzia di grafica, allestitore, pubblicitario, architetto o comunicatore si sono affidati almeno una volta nella vita 😉. Non sono voluti apparire ma è comprensibile.
Il nostro format ‘effetto oste’ li ha affiancati per tutto il giorno, dalla torta zen del mattino presto fino al pranzo, poi la cena e gli spirits con sigari, cioccolato e rum del dopo cena. Un’intera giornata di full immersion per il piccolo team di dirigenti intenti a discutere in pace di strategie future lontani dalle distrazioni dell’ufficio. Il risotto di barbabietola rossa mantecato al Morlacco del Grappa è stato eletto ‘Piatto Villa Bornello’ per le ovvie affinità cromatiche. Del filetto alla Wellington abbiamo foto del prima e del dopo. Il gigantesco Aglione della Val di Chiana, aggiunto nei ‘bigoli in salsa’ al posto della cipolla, è stata una gradita sorpresa. Il Barbera etichetta ‘per sbaglio’ che accompagnava parte delle libagioni è di un produttore piemontese di nicchia. Grazie ai cuochi ed al loro team per aver condotto la giornata illustrando storia e particolarità dei piatti, degli ingredienti, dei vini. Anche questo fa parte del particolare tipo di eventi aziendali che amiamo ospitare qui in villa e che, fronte caminetto, rendono la giornata coinvolgente, intima e produttiva.
Ricette, ingredienti, vini, cucinati assieme a te ed ai tuoi ospiti. Spezie e profumi come da una di quelle drogherie di una volta che tenevano la porta aperta davanti alla primavera. Sei con i tuoi ospiti in un ambiente solo tuo e riservato. Immerso nel verde e nel design.
Perché al ristorante? Fallo strano. Fallo in villa.
‘Effetto oste‘ è il nostro nuovo format per privati ed aziende in cerca di qualcosa di diverso dal classico ristorante, in cui i cuochi sfruttano gli ambienti della villa e cucinano per voi a vista conversando ed illustrando cibi, vini e abbinamenti. Come gli osti di una volta, rischiate di vederli afferrare una sedia ed accomodarsi vicino per spiegarvi perché quell’Amarone sposi così bene la tagliata o i segreti di un roner con la sua cottura lenta. Il tutto avendo la villa in esclusiva. Un ritorno alla convivialità ed alla lentezza di un tempo in cui si vuole stare bene in un ambiente esclusivo ed open space con una cucina che diventa la vostra cucina. Immersi nel verde e nella tranquillità, lontano dalla folla, circondati dal design o, per una volta, non costretti al tavolo di un ristornate o alla hall di un centro congressi. Il menù lo scegli prima. Su misura. Il mood anche. La villa ce l’hai in esclusiva. A due passi da Treviso.
Un gruppo di amici o di clienti cui regalare un pranzo per pochi? Pensi ad un semplice apericena, a qualcosa di veloce oppure ad una importante cena di pesce? Sei un professionista o un’azienda e vuoi stupire o coinvolgere i ‘tuoi’ in un ambiente diverso dal solito? Una cooking lesson o un cooking team buiding? Vuoi regalare una serata diversa dal solito ai tuoi clienti, ai tuoi potenziali clienti o ai tuoi dipendenti? Per finire cognac e sigaro fronte caminetto o fronte parco? Scrivici
Spesso i nostri clienti vogliono stare a bagno nel verde. Questo è possibile in ogni giorno dell’anno. Per chi voglia portare i propri ospiti anche all’esterno, pagode e tendostrutture sono l’ideale. Posizionate fra villa, stagno e parco, versatili ed ampie, ideali per diverse preparazioni che si susseguono nel corso dell’evento (dal welcome alla cerimonia, poi al pranzo ed eventualmente al ballo, per tacer dell’eventuale riunione nel corso degli eventi aziendali) è possibile godere del verde circostante comodamente seduti. Oltre alle strutture potete utilizzare i portici, visitare ed usare gli ambienti della villa e, se avete il pollice verde, i percorsi del parco sono a vostra disposizione.
La villa si presta bene a grigliate sia d’inverno che d’estate. Pochi giorni fa, per trenta persone, abbiamo allestito griglia e personale con welcome & spilucchi sul piano dello stagno, cena, ballo e chiacchiere fronte caminetto.
Riportiamo un articolo di Alessandra Boiardi tratto da Meeting e Congressi. Perché il lavoro, le relazioni, la produttività, passano sempre anche per l’emozione, sia essa di evento, di soggiorno, di convivialità.
Negli ultimi tempi si sente sempre più spesso parlare di bleisure, ossia della possibilità di combinare un viaggio di lavoro con qualche giorno di vacanza, per esempio allungando il soggiorno business nel weekend. (A noi di Villa Bornello piace anche intenderlo come una situazione di convivialità e motivazione aziendale lontano dalle mura lavorative ed immersi nel verde, anche nel dopo lavoro, anche al venerdì sera, come situazione defatigante e coinvolgenten.d.r. )
Non è una novità, ma la rinnovata attenzione all’equilibrio tra vita e lavoro che la pandemia ci ha lasciato in eredità, sembra averlo riportato in auge. E non è solo da questo punto di vista che questa tendenza torna a fare parlare di sé. Anche il binomio bleisure e MICE si fa strada, ma i partecipanti di un evento oggi sono davvero propensi a mixare l’aspetto lavorativo con quello personale?
Il bleisure è davvero una tendenza nel MICE? E come si stanno attrezzando le destinazioni?
Che il mondo corporate sia cambiato e con lui le priorità dei lavoratori non è più una novità. Le imprese sono sempre più impegnate a migliorare il clima aziendale e a puntare sul benessere come forma di incentivazione e di employee retention, ovvero per gratificare i dipendenti e trattenerli in azienda.
Dal punto di vista dell’organizzazione del lavoro, questo si riflette per esempio nella decisione di molte aziende che negli anni della pandemia hanno sperimentato smart working e lavoro da remoto per la prima volta, di continuare a proporre questa forma di lavoro per andare incontro alle esigenze di molte persone.
E si inizia a parlare anche di altre forme di lavoro “lontano dalla scrivania”, come per esempio il workation. Come si può comprendere, è un termine che unisce la parola work (lavoro) e vacation (vacanza), ma è giusto sottolineare che non è – come si potrebbe pensare – una soluzione che prevede, semplicemente, di poter lavorare “sdraiati sulla spiaggia”, ma presuppone, viceversa, tutta una serie di regolamentazioni.
E se questi nuovi approcci potrebbero rivoluzionare il mondo del lavoro da qui a poco tempo, quello che è certo è che sono già tra i desiderata di chi viaggia per lavoro.
Secondo l’indagine di Travel for business sul workation, in collaborazione con Alma Travel, che ha interrogato la sua community composta perlopiù da travel e mobility manager, il 70% dei rispondenti considera il workation come una opportunità per essere più sereni, anche se solo il 26% dichiara di averlo praticato in qualche forma. Il 62% è inoltre convinto che un periodo di workation migliorerebbe sia la vita che il lavoro.
Per quanto riguarda il bleisure, uno studio di Expedia mette in evidenza che già nel pre pandemia per il 48% era l’attrattività della destinazione in termini di vivacità a convincere i viaggiatori ad allungare il viaggio di lavoro, per il 43% il fatto di trovarsi in un luogo da non perdere dal punto di vista turistico, il 38% valutava la facilità di spostamento nella destinazione stessa e il 37% quanto fosse vicino il weekend.
Il design del banqueting. Creare quell’ordine che piace tanto all’ospite. Esporre e non solo impiattare. Disegnare un desco è progettare una relazione.
Oggi siamo hard. Nel senso di hard product. Ospitiamo Terex, società americana produttrice di gru per l’edilizia. Hanno riunito qui gli agenti dell’Est Europa. (un’intera giornata, dalla colazione all’aperitivo, con la possibilità di assistere a conferenze e proiezioni. Per tutti una buona dose di riunioni ma anche breaks, colazioni, aperitivi e convivialità. In una parola: networking e motivazione. Il grande parco ha visto manager ed agenti girovagare, cellulare all’orecchio, nei momenti di pausa. Chi ha piazzato il portatile sotto ad un acero, chi sul divano, altri nel grande tavolo da pranzo disegnato da Pamio, chi si è piazzato nel lounge al primo piano per dominare lo stagno e spaziare con la vista la campagna circostante. La settimana prossima ospitiamo gli agenti dell’Est Europa per un’altra giornata di business relax. Questo uno dei nostri mood preferiti.
Creiamo i nostri edifici e poi loro creano noi. Allo stesso modo, noi costruiamo la nostra cerchia di amici e le nostre comunità e poi loro costruiscono noi.
Frank Lloyd Wright
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Treviso Città e Storie non la fa semplice. Da qualche anno racconta Treviso e provincia in modo nuovo. Non rimane in superficie. Non che si vogliano escludere i consueti ‘Marca Gioiosa et amorosa’ , il radicchio rosso, il prosecco o le case affrescate. Solo loro scavano (o, giocando su di una vocale, scovano) storie piccole e grandi di un tessuto imprenditoriale attuale che, per la ricchezza che crea, diventa anche sociale, culturale, gastronomico, emotivo.
Le eccellenze classiche del territorio le sappiamo tutti. Le loro storie invece sono spesso sconosciute ai più, partono dai dettagli e raccontano esempi di qualità che fa doppiamente piacere incrociare perché letteralmente dietro l’angolo. I redattori poi imperversano. Macinano chilometri , incontrano, indagano, intervistano, fanno domande, raccolgono materiali, fotografano, impostano, affinano, cesellano e partoriscono il pezzo. In una parola fanno i giornalisti alla vecchia maniera. Una sorta di Hunter Thompson di Marca.
Questo pezzo sulla villa rende il genius loci della casa raccontandola per i suoi scopi progettuali passati e futuri. Perché l’architettura è volume ma anche uso. E pure fantasia, come sa bene Mara Pavan, che fa attraversare ad Alice la lunetta del nostro portico-stagno per entrare in un’altra dimensione. Ed in effetti è un po’ così, e la dimensione è molto green. Qui da noi forse nessun Bianconiglio, Cappellaio matto o Stregatto. Però se volete una festa di ‘non compleanno’ siamo qui 🙂
Solo delle donne potevano aggiungere l’aggettivo ‘amorevole’ nel payoff della loro creatura per descrivere lo sguardo che questa rivista rivolge e Treviso e provincia. Un free press di spessore che ha scelto la nostra villa per offrire un cadeau ai propri affezionati lettori e al team. Grazie a Treviso Città & Storie e a tutti i presenti per una serata di quelle che ci piacciono tanto. Relax, chiacchiere, poca formalità e (TCS) community style. Fra prodotti di qualità, imprenditori, professionisti e tanta voglia di relazioni circondati dal verde, la villa ha abbracciato con il suo lungo portico i presenti giocando una volta di più con quel genius loci, un tempo dimora ma anche luogo di rappresentanza, che l’accompagna oramai da parecchi anni. (Photo credits: Francesco Esci et altri).