Il brand organizza una due giorni d’incontro fra agenti e rivenditori del Nord Est qui in villa.
Volevano una cosa diversa, non la sala del ristorante o del centro congressi. Un loro format fatto anche di specchi e piante, ha incontrato il mood informale della villa. L’azienda padovana presentava le nuove collezioni agli ottici del Nord Est. La location ha ospitato i lavori, le coffee stations all day long, i pranzi in vaso cottura, le chiacchiere fra commerciali nel consueto modo leggero ed ospitale immersi nel verde. Catering by @buricitreviso
Shooting di prodotto in villa approfittando della splendida giornata. Casarialto ha scelto di scattare qui una delle ultime collezioni d’arredo tavola in vetro ispirate alla natura ed in parte alle libellule. Che qui non mancano :-).
Oggetti molto ma molto particolari, risultato di una passione profonda per l’arte del vetro.
Piccolo segreto: nell’immagine numero 9 c’è un trucco 🙂
Patrocinato da Fondazione Architettura Treviso e dall’Ordine degli Architetti di Treviso il progetto AOMV (Atlas Of Veneto Modern) è un progetto che mira a raccontare la Regione attraverso l’architettura della seconda metà del ‘900. In questo lasso di tempo, fra ricostruzione post guerra, piani Marshall, boom economici ed altro, un territorio fino a pochi anni prima prevalentemente agricolo fa gemmare una nuova generazione di imprenditori ed amministratori che danno luogo a proficue committenze con altrettanti architetti e professionisti. Il progetto Atlas of Veneto Modern, a cura dell’Arch. Davide Bertin, non è una guida né una mappa turistica, ma uno strumento essenziale, inseparabile e portatile. Mezzo al servizio di chi partecipa o, più semplicemente, si interessa all’architettura italiana in Veneto. Un esaustivo atlante del “buon costruire” realizzato nella seconda metà del 900.
Atlas of Veneto Modern osserva architetture che in qualche caso hanno perso la loro funzione di abitazione o infrastruttura, ma mostrano ancora matericità, decorazioni e dettagli, oggi difficilmente replicabili.
E’ soprattutto un modo nuovo di pensare, a metà fra architettura e sociologia, per guardare, farsi un’idea e percorre un territorio fatto, anche, di architettura.
Per la Villa la data è quella del 6 luglio. Save the date.
Matrimoni&nozze è un importante portale italiano. Ci hanno fatto sapere ieri che hanno annoverato la villa fra le migliori 100 location del 2024.
La cosa che ci fa ugualmente piacere è che filtrando per ‘Veneto’ e poi per ‘Treviso’ risultiamo essere l’unica moderna fra pochi hotel e varie ville venete. Anche nella Treviso Film Commission siamo l’unica moderna in compagnia di tante vegliarde sorellone.
Parlando di ville venete ci sentiamo come il Maggiolino Wolkswagen nella celebre opera di uno dei più grandi pubblicitari del ventesimo secolo: Bill Bernbach. Era l’America di fine anni 50. Di fronte alle gigantesche Cadillac o Pontiac doveva riuscire a vendere una piccola auto europea. Doveva pensare in piccolo. Indovinate come è andata a finire 🙂
Semplicemente Business 2024. Titolo azzeccatissimo per un incontro simile. Emma ha voluto questo nostro ‘ covo’ per sé ed gli amici imprenditori. Per loro una serata infrasettimanale durante la quale hanno potuto incontrare oratori d’eccezione e un catering che coccola il palato senza dimenticare l’occhio. La platea al piano inferiore ed una ‘galleria’ al primo hanno trasformato la villa in una sorta di teatro ed i presenti in una sorta di circolo a bagno nell’informalità e nella convivialità. In pieno stile Villa Bornello.
La villa a volte partorisce pezzi un po’ particolari. Riemerso dalle cantine durante un riordino, questo è attribuito a Joe Colombo, circa fine anni 60. Non il è il più famoso del celebre designer ma quel taglio nel portaombrelli è taaaaanto carino. Qualcuno sa chi lo produceva? Lasciate un commento. Nel frattempo lo aggiungiamo alla collezione di oggetti che accompagnano gli eventi e che mettiamo a disposizione nei nostri ospiti, soprattutto i cosiddetti design addicted. Cliccare per ingrandire.
Team building di un’intera giornata. La scaletta prevede una robusta colazione alle 9.00, poi riunioni aziendali fino ad un mini hackaton prima di pranzo. Segue light lunch anti-abbiocco e team building di un’oretta a tema rugby. I team continua con i numeri e le proiezioni per il 2024 fino a sera quando si arriva al corposo apericena. E’ solo uno dei tanti format aziendali ospitati in villa. Il mood è quello della riservatezza e dell’esclusività immersi nella natura e nell’architettura scegliendosi i propri tempi ed i propri spazi. Formazione, motivazione e convivialità. In collaborazione con Sabina Caso
Quest’anno capodanno singolare. Un noto imprenditore e pochi amici selezionati.
Hanno voluto la villa tutta per sé. Per cucinarsi e festeggiare. Vista la riservatezza e l’intimità della cosa abbiamo voluto fotografare solo i più sfortunati di loro. Due enormi astici finiti sui nostri fornelli.
Ennesima occasione in cui la villa si presta anche per piccoli gruppi (amici, colleghi, compagni, team aziendali, dipendenti o crew per riprese) che rifuggono ristoranti, agriturismi, hotel affollati o locali pubblici ma vogliono un posto intimo e loro dove stare in pace. Fronte caminetto scoppiettante in inverno o a lato del laghetto giapponese in estate.
In questo caso si sono divertiti a cucinare ma per i meno avvezzi abbiamo ogni tipo di banqueting.
Auguri di Buon Anno Nuovo dai nostri due nanetti ‘di genere’ (sono infatti una coppia, pure affiatata a giudicare dalle immagini) che hanno voluto giocare con alcuni arredi e suppellettili disseminati nella villa. Gli stessi che appaiono qui e lì ed allietano i vostri eventi con un mood ora ricercato ora sbarazzino.
Giocare è il verbo giusto perché un evento, fosse anche business, deve sempre avere una componente di svago, ludica o, come minimo, conviviale e gastronomica. Se poi si gioca con il design è il massimo!
Raccontare alle imprese del territorio, attraverso un monologo, le storie di grandi progetti imprenditoriali come Google, Amazon, Netflix, Facebook, Whatsapp, Linkedin, Airbnb , Tesla, Toyota, Olivetti, Ferrero, Spotify ed altri ancora. Segreti, aneddoti ed idee per crescere.In una villa voluta da un imprenditore per gli imprenditori.
Nello sviluppare sempre maggiori sinergie per il territorio e le sue realtà aziendali, ospitando occasioni di eventi business nella propria particolare cornice di architettura moderna immersa nel verde, Villa Bornello ha stretto una collaborazione con Companies Talks.
Companies Talks è un progetto di storytelling nato per raccontare alle aziende le storie di grandi progetti imprenditoriali come Google, Amazon, Netflix, Facebook, Whatsapp, Linkedin, Airbnb , Tesla, Toyota, Olivetti, Ferrero, Spotify ed altri ancora.
L’idea è di coinvolgere le persone nella ricostruzione dei fatti, delle scelte e delle condizioni che hanno portato questi progetti a diventare player di riferimento e brand di fama mondiale.
Lo scopo è trarre da queste narrazioni spunti, idee e messaggi utili al raggiungimento degli obbiettivi di business dell’azienda.
Cambia il contesto. Non più l’aula, la lavagna, il proiettore ed il conferenziere. Il tutto sostituito da un palco in una Villa che fu di un imprenditore.
I Talks sono monologhi interpretati da attori professionisti, scritti per sfruttare al meglio le potenzialità dello storytelling e seguiti da una fase detta di “debriefing” durante la quale viene stimolata la discussione sui temi che più hanno suscitato riflessione e pensiero critico utili per le aziende
Un modo nuovo ed alternativo di fare formazione basato su fatti storici, scelte epiche e aneddoti poco noti raccontati catturando l’attenzione.
Villa Bornello, già sede di incontro trevigiano del club deal Angels for Impact, è il referente di Companies Talks per la Provincia di Treviso e sarà felice di dare tutte le informazioni necessarie a chi volesse organizzare presso di noi un coinvolgente e conviviale Talk per la propria azienda su di un soggetto tratto dall’ampia collana di storie di Companies Talks.
Attiva con un’offerta di eventi di networking rivolta alle aziende, Villa Bornello, è il luogo voluto da un imprenditore per gli imprenditori e quest’ennesima collaborazione rinforza questa mission. Lontana dal concetto di affollati ristoranti, agriturismi o centri congressi la Villa fa del design e dell’architettura moderni un mood informale ed in esclusiva, assediato dal verde, per Team building aziendali, cooking Team building, formazione alternativa, motivazione, cene aziendali, Day team per dirigenti e quanto possa servire ad aziende locali per organizzare eventi sui temi del business e della formazione in modo leggero e conviviale.
Sono come la Pastiglie Valda, come la fiat 500, come la caffettiera Bialetti, come le figurine Panini. Ne hanno prodotte a centinaia di migliaia. Sono le placche della Biticino, le famose placche serie ‘Magic’ diffusissime negli anni 60 e 70, e prodotte anche posteriormente.
Una recente visita al Museo della Scienza di Milano , in particolare nell’area in cui si parlava dello sviluppo industriale e consumistico italiano del dopoguerra, con esempi quali Olivetti,Sip, Brionvega, Seleco, ci ha permesso di vederle in posa dentro alle loro bacheche.
Nulla di raro, quindi, però è bello pensare che un oggetto pulito e lineare che ha fatto parte del costume italiano, del design e del Made in Italy, faccia capolino anche in villa. Sotto, alcuni esemplari.
Dei tizi da museo, insomma, come le nostre piastrelle.
Carino questo oggetto di Gio Ponti per Casa Fornaroli a Milano, circa del 1955. Ci è caduto l’occhio perché anche noi…
Quest’armadio di Gio Ponti è andato all’asta da poco per i tipi di Phillips. Gio Ponti disegnò alcune cose per la casa dell’amico e collega Fornaroli fra i quali questo particolare armadio con porta passante. Qui sotto la prima carrellata con alcune foto tratte dal bando d’asta. Più in basso le immagini di una nostra boiserie con funzioni analoghe disegnata da Roberto Pamio per la villa. Nasconde infatti ambienti e passaggi. E abbiamo pure i disegni originali 🙂
Il nostro particolare disimpegno presenta un’armadiatura realizzata su misura. Oltre a contenere abiti e cose, conduce a ben due ambienti. Di questo progetto abbiamo anche una maquette originale dell’epoca fatta dall’architetto su cartone (e pastelli Carioca, a giudicare dal ‘ tratto’ :-)) per meglio capire lo sviluppo del progetto e le cromie.
Da notare nella terza immagine gli attaccapanni colorati ‘Arco’ disegnati da Luigi Caramella per ‘Con&Con’ e, last but not least, posizionati sia per gli adulti che, in basso, per i bambini…
Sosteniamo l’interesse per il mondo business, gli eventi aziendali e la possibilità di essere una risorsa per il territorio. Da alcuni anni siamo affiliati a Angels for Impact, frizzante club deal milanese e fra i più referenziati a livello italiano, con oramai più di 100 angels, più di 40 startup investite a fronte di circa 4,5 milioni di euro. Dai un’occhiata alle imprese nelle quali abbiamo investito. Lavoriamo ed investiamo a stretto contatto con Impact HUB e Angels for Women (il club ‘gemello’ ma tutto al femminile :-). Poco tempo fa avevamo anche sponsorizzato un evento molto noto in città.
Ti interessa questo mondo? Vuoi diversificare i tuoi investimenti? Sei una startup in raccolta? Vuoi solo delle info senza impegno? Noi qui in villa abbiamo tutte le risposte. Se ti trovi nei pressi di Treviso passa a trovarci per maggiori info e per un caffè.
Marca Gioiosa e Amorosa è un nuovo people & lifestyle magazine distribuito in Provincia di Treviso. Con il proprio mood spigliato racconta un Nord Est innovativo ma con un occhio alla storia, imprenditoriale e non solo. Sono incappati nella nostra villa ed è stata subito affinità elettiva.
A firma di Prando Prandi, celebre per aver spesso scritto di imprenditoria Veneta non solo come giornalista ma anche come scrittore, già in forza come direttore marketing a gruppi come Stefanel, Mionetto, Aperol, Deroma e nota firma della Gazzetta dello Sport , Gazzettino ed altri per anni, il pezzo permette per la prima volta di ripercorrere la storia della villa in chiave sia architettonica che sociologica, andando queste due cose sempre più fondendosi negli ultimi tempi. Perché una simile villa proprio in quegli anni a Treviso e quale i veri motivi della sua costruzione? Quale la ragione di questo suo particolare rapporto con la naturache la circonda? Perché questo tipo di architettura e quali le funzioni sociali della villa oltre alla residenza? Il simbolismo dell’acqua in asse con il fuoco, i giochi di luce donati dalla salita del sole dall’alba allo zenit, la sua funzione di rappresentanza, le cene di un tempo e gli eventi di oggi.
Ma soprattutto: perché abbiamo i pesci rossi quasi in salotto?
Una villa moderna figlia della propria epoca, dove è piacevole imbattersi nel design ed in dettagli caparbiamente sopravvissuti alle mode e costruita con spazi per la convivialità. Convivialità un tempo dei proprietari ed oggi dei clienti che vi organizzano eventi aziendali, cerimonie, shootings e non solo.
Gli ospiti dicono assomiglino ad azulejos portoghesi. A qualcuno ricordano la Provenza o la Sicilia. Ma la verità un’altra. Un giro al Museo di Santa Caterina (Treviso) ci ha fatto nascere una curiosità e nel cercare i padri di questi rivestimenti siamo finiti al Museo delle Ceramiche di Faenza dove abbiamo trovato le nostre stesse piastrelle. Ma andiamo per ordine.
Giretto al Museo di Santa Caterina di Treviso dove, fra cultura e tradizioni popolari, troviamo uno stand dedicato a Treviso Urbs Picta, dall’omonimo lavoro di approfondimento circa le decorazioni trevigiane nell’arco di tempo che va dal XIII al XXI secolo. Nel testo che accompagna si legge : ” Il medesimo gusto manifesto negli esterni degli edifici trevigiani, si esprimeva anche negli interni con la stesura di colori e decori su ogni superficie muraria o lignea disponibile, dal pavimento al soffitto”.
Al museo ed in cucina
Pur non avendo noi superfici affrescate, ci divertiva vedere le similitudini grafiche fra le antiche decorazioni murarie trevigiane e le piastrelle dipinte a mano della nostra cucina (Produz. Gabbianelli).
Poi un dubbio: essendo che Gabbianelli (qui la sua storia) è marchio storico e particolare, siamo andati a fondo della cosa scoprendo che le nostre piastrelle sono presenti al Museo della Ceramica di Faenza ed esattamente qui. Gabbianelli collaborò con Giò Ponti, Enzo Mari, Italo Lupi e, udite udite, anche con i giovani designers e progettisti della villa Roberto Pamio e Renato Toso.
Cominciamo con il museo di Treviso. Qui le immagini delle decorazioni.
La cucina della Villa. Dettagli.
La grande cucina, affiancata da un utilissimo sbratta cucina dove troviamo piani di lavoro ed elettrodomestici, è tempestata di piastrelle messe alla rinfusa. Laddove una sola piastrella ripetuta più volte avrebbe donato un ordine dato da compostezza e ripetitività, qui una qualche lucida follia – che fa capolino anche altrove nella villa – diede l’ordine di metterle a caso creando un gioco spiazzante e cromie ancora attuali.
Cataloghi Gabbianelli. Circa primi anni ’70
Grazie al Museo della Ceramica di Faenza, alla gentile direttrice Claudia Casali ed alla bibliotecaria Marcela Kubovova siamo risaliti alla serie ‘ Decorati a mano‘ di Gabbianelli che riveste la nostra cucina. La serie rimase in produzione per un decennio circa. Nello ‘sbratta cucina’ abbiamo invece la serie ‘Cabochon‘ disegnata da Renato Toso nel 1973 (Studio Pamio-Toso) anch’essa decorata a mano e nella quale angoli opposti di ugual colore su piastrelle quadrate portavano a combinazioni (quasi) infinite. Nelle immagini che seguono i cataloghi originali Gabbianelli. (cliccare sulle immagini per ingrandire)
Che dire? Una bella avventura ‘rivestita’ (è il caso di dire) di piacevoli sorprese. Corsi e ricorsi storici.
Ti piace il design? Qui qualche pezzo sull’argomento. Se invece vuoi ospitare il tuo evento – piccolo o grande che sia – qui da noi, contattaci pure.
Organizzi un matrimonio, un compleanno oppure un evento aziendale e desideri un’idea per realizzare tutto ciò che serve per comunicare con i tuoi ospiti o clienti? Ti servono inviti, menù, cartelle stampa & prodotto, gadgets, segnaposto, cartellonistica? Villa Bornello ti può consigliare vestendo il tuo evento di una comunicazione efficace, asciutta e su misura.
Ad esempio un matrimonio
Ad esempio un evento aziendale
studio logo evento
invito cartaceo e digitale
partecipazioni
landing page dell’evento
segnaposto al tavolo
menù
libretti cerimonia, tableau de mariage
biglietto lista nozze
mappa percorsi chiesa – aeroporti – stazioni – location e simili
Lui ha 70 anni. Ma non li dimostra. Lei gli ha fatto una sorpresa. Gli ha fatto trovare un mare di candele. Ma non era l’unico ingrediente.
Un sax che duetta con gli ospiti a suon di grandi pezzi rock zigzagando fra candele è di sicuro un gran bel vedere. Per la dolce metà Silvia ha organizzato tutto a puntino. Angolo welcome & bar, poi prosciutti in culla, tartare & gamberi in salsa, piovra, salmone, maccherone spadellato, hamburgherino al cheddar, torta, alzatine di frittelle e crostoli, ballo e poi hotdog e frittolin a notte fonda. I quasi quaranta invitati liberi di usare i diversi piani della villa, oltre agli esterni. La possibilità del girovagare in una location in esclusiva. L’immancabile caminetto di fronte al quale ballare anni 70-90 e non solo.
Ieri Day Team con importante multinazionale di stampa on demand di zona a cui ogni agenzia di grafica, allestitore, pubblicitario, architetto o comunicatore si sono affidati almeno una volta nella vita 😉. Non sono voluti apparire ma è comprensibile.
Il nostro format ‘effetto oste’ li ha affiancati per tutto il giorno, dalla torta zen del mattino presto fino al pranzo, poi la cena e gli spirits con sigari, cioccolato e rum del dopo cena. Un’intera giornata di full immersion per il piccolo team di dirigenti intenti a discutere in pace di strategie future lontani dalle distrazioni dell’ufficio. Il risotto di barbabietola rossa mantecato al Morlacco del Grappa è stato eletto ‘Piatto Villa Bornello’ per le ovvie affinità cromatiche. Del filetto alla Wellington abbiamo foto del prima e del dopo. Il gigantesco Aglione della Val di Chiana, aggiunto nei ‘bigoli in salsa’ al posto della cipolla, è stata una gradita sorpresa. Il Barbera etichetta ‘per sbaglio’ che accompagnava parte delle libagioni è di un produttore piemontese di nicchia. Grazie ai cuochi ed al loro team per aver condotto la giornata illustrando storia e particolarità dei piatti, degli ingredienti, dei vini. Anche questo fa parte del particolare tipo di eventi aziendali che amiamo ospitare qui in villa e che, fronte caminetto, rendono la giornata coinvolgente, intima e produttiva.
Programma: all’arrivo un welcome iniziale con torta zen (che non guasta mai e poi si sposa con il laghetto giapponese 🙂 ), a seguire proiezione di progetti/risultati/strategie per il futuro. Ci si divide poi in squadre e ci si diverte a cucinare e poi a presentare i propri piatti. Appaiono lavagnette, gessetti e prosecco che affiancano la ‘temibile’ giuria creata su due piedi e che sforna voti sia sul cibo in sé che sul modo di presentarlo e di raccontarlo fra battute e citazioni di film (si ricordano La grande abbuffata, Mangiare Bere uomo donna, Chocolat, Ratatouille e l’immancabile brodo di tartaruga de ‘ Il pranzo di Babette’)
Divertimento assicurato. A contorno un cuoco dedicato, la cena fronte caminetto, lo spirits corner e tanto altro.
Tenuta in inglese per un gruppo di agenti che provenivano da mezza Europa. Dopo un’intensa giornata di lavoro in azienda sono arrivati qui e, guidati da Alice ed il suo staff, si sono cimentati nel cucinare e nel cenare con quello che avevano allegramente preparato. 😜 I pupilli vanno di aperitivo, poi s’infilano i grembiuli brandizzati, si mettono al lavoro e si divertono per poi stare fronte caminetto con le loro ‘creature’. Finiscono con l’immancabile caffè ed un goccio di ‘Diplomatico’. C’è da divertirsi a questo tipo di eventi. Qui c’è tutto quel che serve per organizzare un modo diverso di motivare una squadra, sia essa di dipendenti, clienti o prospects. Anche a Natale.