Team building di un’intera giornata. La scaletta prevede una robusta colazione alle 9.00, poi riunioni aziendali fino ad un mini hackaton prima di pranzo. Segue light lunch anti-abbiocco e team building di un’oretta a tema rugby. I team continua con i numeri e le proiezioni per il 2024 fino a sera quando si arriva al corposo apericena. E’ solo uno dei tanti format aziendali ospitati in villa. Il mood è quello della riservatezza e dell’esclusività immersi nella natura e nell’architettura scegliendosi i propri tempi ed i propri spazi. Formazione, motivazione e convivialità. In collaborazione con Sabina Caso
Riportiamo un articolo di Alessandra Boiardi tratto da Meeting e Congressi. Perché il lavoro, le relazioni, la produttività, passano sempre anche per l’emozione, sia essa di evento, di soggiorno, di convivialità.
Negli ultimi tempi si sente sempre più spesso parlare di bleisure, ossia della possibilità di combinare un viaggio di lavoro con qualche giorno di vacanza, per esempio allungando il soggiorno business nel weekend. (A noi di Villa Bornello piace anche intenderlo come una situazione di convivialità e motivazione aziendale lontano dalle mura lavorative ed immersi nel verde, anche nel dopo lavoro, anche al venerdì sera, come situazione defatigante e coinvolgenten.d.r. )
Non è una novità, ma la rinnovata attenzione all’equilibrio tra vita e lavoro che la pandemia ci ha lasciato in eredità, sembra averlo riportato in auge. E non è solo da questo punto di vista che questa tendenza torna a fare parlare di sé. Anche il binomio bleisure e MICE si fa strada, ma i partecipanti di un evento oggi sono davvero propensi a mixare l’aspetto lavorativo con quello personale?
Il bleisure è davvero una tendenza nel MICE? E come si stanno attrezzando le destinazioni?
Che il mondo corporate sia cambiato e con lui le priorità dei lavoratori non è più una novità. Le imprese sono sempre più impegnate a migliorare il clima aziendale e a puntare sul benessere come forma di incentivazione e di employee retention, ovvero per gratificare i dipendenti e trattenerli in azienda.
Dal punto di vista dell’organizzazione del lavoro, questo si riflette per esempio nella decisione di molte aziende che negli anni della pandemia hanno sperimentato smart working e lavoro da remoto per la prima volta, di continuare a proporre questa forma di lavoro per andare incontro alle esigenze di molte persone.
E si inizia a parlare anche di altre forme di lavoro “lontano dalla scrivania”, come per esempio il workation. Come si può comprendere, è un termine che unisce la parola work (lavoro) e vacation (vacanza), ma è giusto sottolineare che non è – come si potrebbe pensare – una soluzione che prevede, semplicemente, di poter lavorare “sdraiati sulla spiaggia”, ma presuppone, viceversa, tutta una serie di regolamentazioni.
E se questi nuovi approcci potrebbero rivoluzionare il mondo del lavoro da qui a poco tempo, quello che è certo è che sono già tra i desiderata di chi viaggia per lavoro.
Secondo l’indagine di Travel for business sul workation, in collaborazione con Alma Travel, che ha interrogato la sua community composta perlopiù da travel e mobility manager, il 70% dei rispondenti considera il workation come una opportunità per essere più sereni, anche se solo il 26% dichiara di averlo praticato in qualche forma. Il 62% è inoltre convinto che un periodo di workation migliorerebbe sia la vita che il lavoro.
Per quanto riguarda il bleisure, uno studio di Expedia mette in evidenza che già nel pre pandemia per il 48% era l’attrattività della destinazione in termini di vivacità a convincere i viaggiatori ad allungare il viaggio di lavoro, per il 43% il fatto di trovarsi in un luogo da non perdere dal punto di vista turistico, il 38% valutava la facilità di spostamento nella destinazione stessa e il 37% quanto fosse vicino il weekend.
Oggi siamo hard. Nel senso di hard product. Ospitiamo Terex, società americana produttrice di gru per l’edilizia. Hanno riunito qui gli agenti dell’Est Europa. (un’intera giornata, dalla colazione all’aperitivo, con la possibilità di assistere a conferenze e proiezioni. Per tutti una buona dose di riunioni ma anche breaks, colazioni, aperitivi e convivialità. In una parola: networking e motivazione. Il grande parco ha visto manager ed agenti girovagare, cellulare all’orecchio, nei momenti di pausa. Chi ha piazzato il portatile sotto ad un acero, chi sul divano, altri nel grande tavolo da pranzo disegnato da Pamio, chi si è piazzato nel lounge al primo piano per dominare lo stagno e spaziare con la vista la campagna circostante. La settimana prossima ospitiamo gli agenti dell’Est Europa per un’altra giornata di business relax. Questo uno dei nostri mood preferiti.
Solo delle donne potevano aggiungere l’aggettivo ‘amorevole’ nel payoff della loro creatura per descrivere lo sguardo che questa rivista rivolge e Treviso e provincia. Un free press di spessore che ha scelto la nostra villa per offrire un cadeau ai propri affezionati lettori e al team. Grazie a Treviso Città & Storie e a tutti i presenti per una serata di quelle che ci piacciono tanto. Relax, chiacchiere, poca formalità e (TCS) community style. Fra prodotti di qualità, imprenditori, professionisti e tanta voglia di relazioni circondati dal verde, la villa ha abbracciato con il suo lungo portico i presenti giocando una volta di più con quel genius loci, un tempo dimora ma anche luogo di rappresentanza, che l’accompagna oramai da parecchi anni. (Photo credits: Francesco Esci et altri).
Tutto su misura. Al primo piano cena elegante per trenta persone e al piano terra zona lounge easy con caminetto acceso. Mise en place, fiorista, musica adatta. Ideale anche per cene d’affari, cene natalizie, riunioni e via andare. Riusciamo a personalizzare fino all’ultimo dettaglio l’evento in un luogo bizzarro, caldo, dedicato per intero al cliente e che ‘fa molto casa’.
Càpita, poco spesso a dire il vero, che ci chiedano una sola sala. Potrebbe anche essere ( ad esempio per gli incontri business) ma la cosa bella del fare un proprio evento qui è il poter sentirsi ‘a casa’ propria per la durata dell’evento. Sentirsi liberi di girovagare per un’architettura letteralmente fusa con il verde. Curiosare gli interni, polleggiare fronte stagno, esplorare il parco, chiacchierare con amici e colleghi.
E poi i portici , gli arredi, le luci. Più che una location è una piccola esperienza d’architettura moderna a pochissimo da Treviso. Ed in quelle ore il posto è tuo, tutto, senza senza il rischio di incrociare eventi concomitanti.
Come ieri sera quando Arianna ha festeggiato il proprio compleanno fra orchidee e stuzzichi. Un welcome con aperitivo e poi una lunga serie di finger foods prima del risotto zucca, speck e noci, della frutta, della torta. Il tutto guarnito di musica e relax.
Eccezion fatta per piccoli team aziendali comodamente ospitati in uno degli uffici al primo piano, per gruppi di venti o più persone non disponiamo di una ‘sala’ appartata e vista la particolare distribuzione degli spazi è inevitabile che vengano vissuti tutti. Ma è anche il bello di una location come questa. I vantaggi – finora apprezzati dal nostro cliente tipo – sono il poter vivere il proprio evento senza avere a pochi metri cresime, battesimi, compleanni, o altri eventi concomitanti nella stessa proprietà (come a volte fanno altre ville o ristoranti) e la possibilità, forse un po’ civettuola, di intrattenere i propri invitati in una struttura diversa dal solito.
Lavorare da casa non è sempre semplice. Può essere diventare alienante. Se ogni tanto una riunione lascia da parte Zoom e si organizza dal vivo, magari qui in villa, la cosa si tramuta in un evento di grande coesione per i collaboratori, per l’azienda, per i clienti. E’ lo smart co-working.
Come diceva Truffaut le gambe delle donne sono compassi che, misurando il mondo, gli donano equilibrio ed armonia. Potremmo dire la stessa cosa dell’architettura. Evento aziendale di model sharing con uso degli spazi e degli arredi. Per un’intera giornata di lavoro e relax.
A volte riafforano. Riordinando gli archivi spuntano fuori alcune bottiglie commemorative del passato. Di un evento dedicato ad Afra e Tobia Scarpa che, producendo vino, avevano messo a disposizione una buona annata. Business, architettura e convivialità tutti sotto lo stesso tetto.
Questa sera è stata presentata in villa, all’interno del format ‘Business relax’ Tomato +, dinamica startup innovativa bresciana attiva nella produzione di serre idroponiche per la produzione di ortaggi per il settore Ho.re.ca e domestico.
Segnalata da Gemba srl, società di consulenza trevigiana, Tomato + si è presentata con una delle serre idroponiche che produce, in gradi di ottenere raccolti di ortaggi per ristoratori e famiglie.
Una presentazione efficace e le risposte puntuali alle molte domande di un pubblico di investitori hanno portato alla probabile creazione di un veicolo per investire nella società che ha già all’attivo una storico importante.
Come in ogni ‘business relax’ che si rispetti è seguito il catering proposto in quest’occasione dall’Enfant Prodige di Treviso, ultraventennale locale cittadino.
Villabornello.com è felice di ospitare questi ed altri eventi aziendali perché sono l’ennesima dimostrazione che il connubio business <–> convivialità rimane un fertile strumento di networking per crescere in relazioni e scambi.
Le serate di business relax proseguono. Anzi, meglio, chiamiamolo food business relax. Incontri e chiacchierate con ospiti importanti accompagnate da buon cibo e vino.