Grâce à @atlasofvenetomodern per la visita di sabato scorso patrocinata da @ordinearchitettitreviso e @fondazionearchitetturatreviso. Il progetto AOVM mira alla pubblicazione di un libro sull’ architettura veneta del secondo ‘900 in cui la villa è presente. Merci à l'Arche. Bertin founder di AOVM.

È stata una bellissima giornata a metà fra architecture ed aneddoti della villa. Soprattutto il ricordare come una generazione di imprenditori, a cavallo del boom economico e della nascita dei famosi Distretti del Nord est cui avevano contribuito, si sia rivolta ad architetti in grado di dare forma alle loro ambizioni. Apprezzato l’aver presentato lungo il percorso diverse pubblicazioni dedicate, molti disegni originali ed anche tante fatture dell’epoca amorevolmente battute su veline a due colori. A testimonianza di un sign of the times che completa la storia della villa ed il suo essere arrivata ai giorni nostri con moltissime parti (praticamente tutte) ancora fedeli. By the way, l’anno prossimo facciamo 50 années. Bisogna pensare a qualcosa!

Bavarder, histoires, convivialité, poignées de main, giro del parc, natura e rinfresco in pieno mood Villa Bornello.

Mariages&nozze est un important portail italien. Ils nous ont fait savoir hier qu'ils comptaient la villa parmi les meilleures 100 emplacement du 2024.

La cosa che ci fa ugualmente piacere è che filtrando per ‘Veneto’ e poi per ‘Treviso’ risultiamo essere l’unica moderna fra pochi hotel e varie ville venete. Anche nella Commission du film de Trévise siamo l’unica moderna in compagnia di tante vegliarde sorellone.

Parlando di ville venete ci sentiamo come il Maggiolino Wolkswagen nella celebre opera di uno dei più grandi pubblicitari del ventesimo secolo: Bill Bernbach. Era l’America di fine anni 50. Di fronte alle gigantesche Cadillac o Pontiac doveva riuscire a vendere una piccola auto europea. Doveva pensare in piccolo. Indovinate come è andata a finire 🙂

Marque joyeuse et aimante c'est un nouveau peuple & magazine lifestyle distribué dans la province de Trévise. Avec sa propre ambiance décontractée, il raconte un Nord-Est innovant mais avec un œil sur l'histoire., affaires et au-delà. Ils sont tombés sur le nôtre villa et c'était tout de suite l'affinité élective.

Signé par Prando Prandi, célèbre pour avoir souvent écrit sur l'entrepreneuriat vénitien non seulement en tant que journaliste mais aussi en tant qu'écrivain, déjà en vigueur en tant que directeur marketing dans des groupes tels que Stefanel, Mionetto, Apérol, Deroma et signature connue de la Gazzetta dello Sport , Gazzettino et autres pendant des années, la pièce permet pour la première fois de retracer l'histoire de la villa d'un point de vue tant architectural que sociologique, ces deux choses fusionnent de plus en plus ces derniers temps. Pourquoi une telle villa dans ces années-là à Trévise et quelles ont été les véritables raisons de sa construction? Quelle est la raison de cette relation particulière avec elle nature qui l'entoure? Parce que ce genre de architecture et quelles sont les fonctions sociales de la villa en plus de la résidence? La symbolique de l'eau alignée avec le feu, le jeu de lumière donné par le lever du soleil de l'aube au zénith, sa fonction représentative, les dîners du passé et le les événements d'aujourd'hui.

Mais surtout: parce que nous avons des poissons rouges presque dans le salon?

Une villa moderne, fille de son époque, où il est agréable de rencontrer un design et des détails qui ont obstinément survécu aux modes et construits avec des espaces pour convivialité. Convivialité autrefois des propriétaires et maintenant des clients qui l'organisent événements d'entreprise, cérémonies, fusillades et pas seulement.

Treviso Città e Storie non la fa semplice. Da qualche anno racconta Treviso e provincia in modo nuovo. Non rimane in superficie. Non che si vogliano escludere i consueti ‘Marca Gioiosa et amorosa’ , il radicchio rosso, il prosecco o le case affrescate. Solo loro scavano (O, giocando su di una vocale, scovano) storie piccole e grandi di un tessuto imprenditoriale attuale che, per la ricchezza che crea, diventa anche sociale, culturale, gastronomico, emotivo.

Le eccellenze classiche del territorio le sappiamo tutti. Le loro storie invece sono spesso sconosciute ai più, partono dai dettagli e raccontano esempi di qualità che fa doppiamente piacere incrociare perché letteralmente dietro l’angolo. I redattori poi imperversano. Macinano chilometri , incontrano, indagano, intervistano, fanno domande, raccolgono materiali, fotografano, impostano, affinano, cesellano e partoriscono il pezzo. In una parola fanno i giornalisti alla vecchia maniera. Una sorta di Hunter Thompson di Marca.

Questo pièce sulla villa rende il Genius loci della casa raccontandola per i suoi scopi progettuali passé e futuri. Parce que l'architecture c'est du volume mais aussi de l'usage. Et même de la fantaisie, come sa bene Mara Pavan, che fa attraversare ad Alice la lunetta del nostro portico-stagno per entrare in un’altra dimensione. Ed in effetti è un po’ così, et la taille est très verte. Qui da noi forse nessun Bianconiglio, Chapelier fou ou chat du Cheshire. Però se volete una festa di ‘non compleanno’ siamo qui 🙂

Grazie Treviso Città e Storie.